L’Arancio amaro (Citrus aurantium) è un albero da frutto sempreverde appartenente alla famiglia delle Rutaceae, originario dell’Asia ma diffuso da secoli nell’area mediterranea. Si presenta con portamento eretto e tondeggiante, ben ramificato, e può raggiungere i 6-8 metri di altezza. È una pianta longeva, rustica e decorativa.
Le foglie sono ovali, lucide, di colore verde scuro e dotate di picciolo alato. I fiori, noti come zagare, sono bianchi, molto profumati e compaiono in primavera. I frutti sono arance tondeggianti, di colore arancio intenso a maturazione, con buccia spessa, rugosa e dal sapore amaro; la polpa è acidula e poco zuccherina.
Predilige esposizioni soleggiate e climi miti, ma tollera meglio di altri agrumi brevi gelate e condizioni meno favorevoli, motivo per cui viene spesso impiegato anche come portainnesto. Il terreno ideale è fertile, leggero e ben drenato. Richiede annaffiature regolari nei mesi caldi e una buona concimazione per favorire la fioritura e la fruttificazione.
È coltivato sia per uso ornamentale, grazie al suo portamento elegante e alla fioritura profumata, sia per scopi alimentari e officinali: dai fiori si estrae l’olio essenziale di neroli, mentre i frutti vengono usati per marmellate, liquori (come il Curaçao) e preparazioni erboristiche.
